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Palermo non molla, assist Cassazione: “Operazione Alyssa non fu fittizia”. Tifosi verso Roma coi bilanci… delle altre di B

Il Palermo non si arrende. A due giorni dalla pronuncia della Corte d’Appello Federale, secondo grado di giudizio sportivo, sulla condanna dei rosanero all’ultimo posto della classifica (e a due giorni pure dal parere che il Collegio di Garanzia del Coni dovrà dare alla Figc in merito alla legittimità dell’annullamento dei playout da parte della Lega B), la società rosanero cerca sponde ed assist. Oltre che dai propri legali, al lavoro eventualmente anche per andare oltre la CAF, il club siciliano spera in una spinta dei giudici della Corte di Cassazione. Stando a quanto riportato oggi dal Giornale di Sicilia, infatti, il Tribunale del riesame di Caltanissetta ha evidenziato come non vi siano elementi obiettivi per ritenere che l’operazione con la holding lussemburghese Alyssa (sotto la cui egida era passata Mepal, titolare del marchio del Palermo e controllata dal Palermo stesso), al centro della decisione degli organi di giustizia sportiva di retrocedere la società in Serie C, possa essere considerata fittizia. Tale passaggio, infatti, era stato indicato dall’accusa come un modo per creare credito fittizio e gonfiare i bilanci rosanero, consentendo alla società di iscriversi negli ultimi tre campionati incriminati.

Secondo il quotidiano, la Cassazione avrebbe già messo tutto nero su bianco nelle motivazioni del provvedimento che aveva ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Caltanissetta, titolare di un’inchiesta parallela di giustizia ordinaria sui presunti illeciti del Palermo, dove sono accusati di corruzione il giudice fallimentare Giuseppe Sidoti e l’ex presidente rosanero Giovanni Giammarva, sospesi dalle loro funzioni per un anno dal Gip, perché avrebbero aggiustato il giudizio civile che respinse l’istanza di fallimento del Palermo. Accuse poi ridimensionate dal Riesame di Caltanissetta, che dimezzò le misure interdittive. La Cassazione ha però annullato la sospensione per Giammarva e addirittura l’ordinanza originaria del Gip nei confronti di Sidoti.

Sempre secondo il Giornale di Sicilia, il parere del riesame di Caltanissetta sarebbe dovuto al “pagamento effettivo di una prima tranche di 4 milioni di euro del debito“, somma che per la Procura di Palermo (come anche per la Procura federale) partirebbe da un conto bancario intestato a Greta Zamparini, figlia dell’ex patron Maurizio. A spiegare ulteriormente la questione, i colleghi palermitani di Mediagol: “Oltre ai primi 4 milioni, Alyssa ha poi saldato altre due rate (da 7,5 e 5,7 milioni) accollandosi debiti che il Palermo ha contratto nei confronti di Zamparini sotto forma di finanziamento soci o verso società facenti riferimento sempre all’imprenditore friulano. Tutto avvenne durante la presidenza Giammarva, che, nelle proprie memorie difensive presentate alla giustizia sportiva, aveva evidenziato anche come prima delle sue dimissioni il Cda avesse «stabilito di proteggere il credito Alyssa con un accantonamento di 5 milioni». Accantonamento che, «al momento della redazione e approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2018 è stato eliminato“. La Cassazione si è inoltre pronunciata sulla garanzia posta da Gasda, la società di proprietà della famiglia Zamparini. Secondo i giudici la «personale garanzia fideiussoria di Maurizio Zamparini» era tale da esporlo «realmente alle pretese dei creditori» del club rosanero e non sussistono dunque degli elementi per considerare «fittizio» il credito atteso dalla holding lussemburghese. “Un credito, ritenuto inesistente, che invece tiene il Palermo sospeso tra la Serie B e la Serie C. Giovedì a Roma si terrà l’udienza in Corte federale d’appello: il verdetto è atteso per il giorno dopo. Un crocevia fondamentale per il nuovo corso del Palermo, che lunedì prossimo aprirà le porte della propria sede agli ispettori della Covisoc per i consueti controlli. La speranza, in viale del Fante, è che in appello venga riconosciuta la legittimità di un’operazione per la quale la Cassazione stessa non ritiene fondato l’assunto accusatorio del carattere fittizio e dissimulatorio“.

Intanto, i tifosi del Palermo si mobilitano per essere presenti giovedì a Roma davanti alla sede della Figc. Occhio, però, anche al comitato “Rosanero in Class Action – Play-off per la Legalità” costituito da sostenitori dei rosanero e da un pool di esperti contabili che si sono presi la briga, nelle ultime ore, di analizzare capillarmente i bilanci delle altre squadre di Serie B per capire se anche altri club possano celare irregolarità.

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