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Mantovani è diventato grande, a Cittadella 50 presenze: gli manca solo la gioia del gol

Davanti ai 50 bisogna esprimere un grandissimo desiderio. Sulla torta di Cittadella ci saranno 50 candeline da soffiare, 50 come le presenze che sabato al Tombolato il difensore romano raggiungerà in granata. Da sorpresa ad affermazione, fino a diventare leader e inamovibile. Tutto in due anni e mezzo, l’ascesa di Mantovani da ragazzino appena uscito da un settore giovanile a calciatore realizzato con camera con vista sulla Serie A. Mantovani è diventato un patrimonio della Salernitana e adesso la società se lo tiene stretto.

Sono fin qui 49 le partite di Mantovani con la Salernitana. Arrivato con i gradi di capitano del Torino Primavera ma senza esperienze tra i professionisti nel luglio 2016, Mantovani è stato subito lanciato nella mischia da Sannino che prima lo ha fatto esordire in Coppa Italia e poi anche in B. Il suo primo anno è stato altalenante, complice anche una Salernitana balbettante. 13 partite in B più le due di Coppa, ma buone speranze per il futuro. L’anno scorso un altro passo in avanti, Mantovani ha raddoppiato i suoi minuti in campo raggiungendo 22 presenze tra Bollini e Colantuono. Sempre in silenzio, sempre al suo posto. Il giovane con la faccia pulita che è un po’ l’anti simbolo del calcio moderno, il classico bravo ragazzo che la porta accanto la difende con vigoria ma anche tanta eleganza. In questa stagione, la definitiva consacrazione. Mantovani è finalmente esploso, prendendosi il ruolo di leader difensivo e non solo. Nei tre dietro è inamovibile, adesso l’ex capitano della Primavera del Toro non disdegna neanche qualche avanzata offensiva. Con effetti prolifici. “Mi piace attaccare alto l’avversario” aveva detto al termine di Salernitana-Spezia, dove un suo recupero a centrocampo e una precisa e immediata verticalizzazione avevano dato il la al gol di Bocalon. Poche settimane prima, nella trasferta di Crotone, era arrivato anche il primo assist sempre per Bocalon. Adesso gli manca solo il gol per completare la metamorfosi, che intanto è apprezzata da tanti club di A (su tutti Genoa e Sassuolo) che lo hanno visto giocare dal vivo. Mantovani è focalizzato però sul granata e sul campionato da vincere, perché la A la vuole conquistare sul campo. Il primo traguardo lo raggiunge sabato, Mantovani da under può già diventare bandiera. La Salernitana gongola e si coccola il suo golden boy, quale regalo migliore per le prime 50 volte di un gol vittoria in una sfida che può valere un pezzo di stagione? Alla torta di Cittadella manca solo la ciliegina.

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