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L’ex Ascoli Mengoni punta su Calaiò: “Fa la differenza. Gigliotti non deve giocare terzino!”

Vincere per risvegliarsi dall’incubo e provare a dare ancora un senso al campionato. È la missione della Salernitana di Gregucci che sabato gioca al Del Duca contro un Ascoli che ha ambizioni playoff. Il tecnico granata punta tutto su Emanuele Calaiò, a cui verrà affidato il ruolo di salvatore della patria. L’ultima freccia dell’arciere è stata scoccata proprio al Del Duca, questa volta a provare a fermarlo non ci sarà Andrea Mengoni. L’ex difensore dell’Ascoli oggi è svincolato ma non ha smesso di seguire i bianconeri. A cui da un consiglio: “Occhio a Calaiò”. Perché anche a 37 anni può fare la differenza: “L’anno scorso ha dimostrato a tutti di essere un grande calciatore – ha detto Mengoni a Radio Alfa – Si sa muovere e sa fare male, ha il colpo e la classe: la B la fa a occhi chiusi. È difficile da marcare, anche quando sembra che è fuori partita con una giocata può risolvere tutto. È stato un colpo di mercato per la Salernitana”.

Sabato si affrontano due squadre a cui interessa solo la vittoria: “Sarà un bello scontro proprio per questo. L’Ascoli si deve riprendere dal ko con il Perugia, la Salernitana sta facendo un buon campionato e ha un organico che punta in alto. Sono due squadre che devono fare qualcosina in più perché hanno rose competitive”.

Gennaio è stato proficuo per l’Ascoli, mentre Fabiani non ha concluso i colpi che avrebbero puntellato la rosa: “Ma la Salernitana ha fatto un ottimo mercato ad agosto. Tutte e due le squadre hanno giocatori di categoria, allenatori bravi e un pacchetto offensivo di livello. Meglio non stravolgere a gennaio quanto di buono costruito in estate. Al ritorno le partite sono sempre diverse da quelle di andata, perché i punti contano più del gioco. Sabato mi aspetto una partita tirata, se la Salernitana fa punti si trova a ridosso dai playoff e così anche l’Ascoli. Si vedrà se queste formazioni sono carne o pesce. Ascoli e Salerno sono due grandi piazze, mancherà il tifo che resterà in silenzio e la mano del pubblico marchigiano è un’arma in più. L’anno scorso ai playout fu stupendo quando si riempì lo stadio. I tifosi granata e quelli bianconeri meritano qualcosa in più della B”.

In campo per la Salernitana ci sarà anche Guillerme Gigliotti, ex di turno e vecchio compagno di reparto di Mengoni: “Abbiamo giocato tante partite assieme. È un ragazzo eccezionale, la salvezza dell’Ascoli è passata dai suoi piedi. Ha grande qualità anche in impostazione, è uno dei migliori. Ha personalità e butta poche volte la palla. Dove lo metti dà il massimo, certamente non è un terzino: se gioca fuori ruolo è normale che vada in difficoltà. Ma è un calciatore esperto, in B ci sta benissimo”.

Il giocatore più pericoloso dell’Ascoli è invece Ninkovic: “Fa la differenza. L’ho visto giocare e ha qualcosa in più degli altri, mi ricorda Verratti a Pescara: si capiva che la B non era la sua dimensione e così la penso su Ninkovic”.

Anche se il livello della cadetteria si è notevolmente abbassato nel corso degli anni: “Oggi è molto più equilibrato, non ci sono squadre corazzate. Credo che adesso la B equivalga alla Serie C di una decina di anni fa. Intensità e fame di arrivare fanno la differenza. Vedo il Palermo favorito, ma le squadre sono davvero tutte allo stesso livello. La continuità è determinante”.

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