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Gregucci, così non va: media punti bassissima, confronto con Colantuono non regge

Difficile provare a trovare alibi, fornire spiegazioni, allontanare i problemi. La Salernitana è entrata in un vortice negativo di sconfitte e depressione e uscirne sarà impresa non semplice. L’ennesima sconfitta stagionale ha rifilato un altro gancio a sogni e ambizioni di una piazza che ha dovuto anche stendere tappeto rosso al Benevento, per la prima volta nella storia vittorioso allo Stadio Arechi. Nell’anno del centenario le pietre miliari che si vanno a incidere sono tutt’altro che soddisfacenti, la Curva fischia e i sorrisi sono scomparsi. Ma a far paura sono i numeri e la classifica.

Nel calcio nulla è casuale. In attesa delle gare che completeranno la giornata la Salernitana è a metà classifica, con 28 punti in 22 partite. Posizione che merita, probabilmente c’è anche qualche punticino in più di quanto effettivamente meritato. Sicuramente un bottino misero, deludente, non all’altezza delle aspettative. La società ha più volte manifestato l’interesse di raggiungere i playoff, non dando seguito però con i fatti alle tante parole spese soprattutto nel girone d’andata, quando si vinceva e le cose andavano bene. Con la crisi è iniziato anche il silenzio, dai piani alti non vola più una mosca e il rischio è far deragliare un treno che ha già perso i binari.

L’ultimo intervento della società (escludendo il pessimo mercato di gennaio) coincide con l’esonero di Colantuono e l’ingaggio di Angelo Gregucci di dicembre. Un cambiamento in panchina che non ha portato effetti. I numeri danno ragione al tecnico di Anzio, che pur senza proporre nessuna traccia di bel calcio almeno qualche partita riusciva a vincerla. Con un po’ di fortuna ma anche con tanta volontà. Colantuono ha guidato la Salernitana per 15 partite, raccogliendo 20 punti: 5 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte per una media di 1.33 punti a partita. Gregucci fa molto peggio: in 7 partite solo 8 punti conquistati, 2 vittorie e una media di 1.14 punti a partita.

Nelle prime 7 gare della sua gestione Colantuono andava fortissimo: 10 punti per una media di 1.42. Ma è l’andamento casalingo a far pesare di più il braccio della bilancia del tecnico romano. In casa la Salernitana di Colantuono ha giocato 8 partite vincendone cinque: 17 punti totali, media di 2.125 a gara. Una media playoff. Con Gregucci, quattro gare giocate a Via Allende e tre sconfitte: 3 punti, media di 0.75 a gara. Una media retrocessione. Anche gol fatti e gol subiti danno ragione a Colantuono: la sua Salernitana segnava meno di un gol a partita e ne subiva uno di media, quella di Gregucci segna leggermente meno e subisce leggermente  più.

L’arrivo dell’allenatore pugliese doveva servire a risolvere i problemi di casa granata, Gregucci però non ha ancora trovato una soluzione. Il mercato non ha certamente aiutato, però anche il tecnico ha le sue responsabilità. In un momento così difficile ora la Salernitana è chiamata a dare una risposta sul campo e il calendario non arriva in soccorso. In programma due trasferte consecutive, Ascoli e Verona. Due partite che devono cambiare il destino della Salernitana, ancora ancorata all’illusione playoff che rischia di svanire già a febbraio. E per fortuna il Foggia ha sei punti di penalizzazione…

 

STATISTICHE

Colantuono 15 partite 20 punti (18 gf – 20 gs). 5 vittorie 5 pareggi 5 sconfitte. Media punti 1.33

Colantuono prime 7 partite 10 punti (7 gf – 7 gs). 2 vittorie 4 pareggi 1 sconfitta. Media punti 1.42

Colantuono in casa 8 partite 17 punti (12 gf – 6 gs). 5 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta. Media punti 2.125

Gregucci 7 partite 8 punti (6 gf -8 gs). 2 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte. Media punti 1.14

Gregucci  in casa 4 partite 3 punti (4 gf – 7 gs). 1 vittoria 3 sconfitte. Media punti  0.75

1 Commento

1 Commento

  1. Mai satellite della lazio

    09/02/2019 at 16:00

    Bhu e bha ..alla fine Colantuono sapeva bene che con il materiale umano che aveva quello era il massimo che si poteva tirar fuori ..come si dice ..la coperta era corta e resta corta il.problema resta sempre la testa del pesce…cmq complimenti al direttorissimo ancora una volta ..e complimentoni al suo Capo! ..avanti cosi’ chissa’ dove finira’ quest’asticella ..
    A buon intenditor

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