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Gennaio, il primo innesto ingrana di rado: nell’era romana solo Gomis e Zito hanno inciso

Per chi è scaramantico, parte la corsa ad essere il… secondo o terzo rinforzo del mercato di riparazione in ordine cronologico, per poter lasciare un segno tangibile. Sarà un caso, ma se il primo amore non si scorda mai, il primo acquisto di gennaio in ogni stagione raramente entra negli annali della Salernitana. Almeno quella dell’era Lotito-Mezzaroma, che attende di battere il primo colpo dell’inverno datato 2019 per sfatare il tabù.

L’anno scorso il primo colpo in entrata battuto fu rappresentato dall’attaccante Simone Palombi, il 9 gennaio 2018, con l’ex laziale pronto ad allenarsi con Colantuono nel ritiro di Cascia fin dalla ripresa della preparazione dopo la sosta. Ci si aspettava altro dal ragazzo che adesso sta facendo molto bene a Lecce. Ma in granata totalizzò solo un gol (peraltro attribuito a lui dopo un tiro… condiviso con Rossi) in 14 apparizioni. Molto più lunghi i tempi di attesa dei primi botti nel 2017, con Alfred Gomis e Luca Bittante ufficializzati il 18 gennaio. Il portiere senegalese – con 21 partite e ben 11 clean sheet – fu determinante in numerose occasioni. Un po’ meno il compagno terzino destro, 18 presenze e un autogol senza mai rubare l’occhio in positivo. Nel 2016 la palma di primo rinforzo della campagna trasferimenti invernale era andata ad Antonio Zito (8 gennaio), con tanto di polemiche da parte dei suoi ex tifosi all’Avellino: anche il centrocampista, attualmente alla Casertana, si è rivelato un acquisto quantomeno duraturo, alla lunga. Ben 69 le presenze con la casacca granata e 7 gol. Il rendimento, invece, è risultato essere un po’ più altalenante.

Nel 2015, andando sempre a ritroso, era stato Giampietro Perrulli, ancor prima dell’Epifania (il 5 gennaio) a varcare per primo i cancelli di via Allende. Timido il contributo alla vittoria del campionato da parte dell’attuale giocatore della Cremonese che restò anche nei successivi sei mesi in B senza sussulti (22 gettoni totali). Ancora un attaccante – il 18 gennaio 2014 – come primo rinforzo della gestione Fabiani bis. Si trattò, nell’occasione, del francese Momo Fofana, che non riuscì a lasciare il segno col cavalluccio sul petto: zero gol in 14 partite a Salerno per lui, oggi milita in Serie D nel Prato.

Curiosi, per concludere, i casi delle stagioni 2012/13 e 2011/12, privi di movimenti a gennaio. La prima, quella della Seconda Divisione, aveva nella Salernitana una schiacciasassi per la modesta quarta serie di quell’anno, tanto che il team di Perrone puntellò la rosa soltanto prima della sosta con i senza contratto Giubilato e Piva, per poi aggiungere a marzo il tassello del portiere Gioacchino Cavaliere, anch’egli ingaggiato da svincolato. Nel 2012, invece, nell’annata del Salerno Calcio, non vi furono movimenti a gennaio perchè il mercato della Serie D – come è noto – aveva ed ha il suo fulcro nel mese di dicembre: in quell’occasione il primo innesto fu rappresentato dal centrocampista Leonardo Carletti, 2 sole presenze in “blaugranata” e nessun rimpianto. Oggi ha smesso col calcio giocato dopo una manciata di anni da dilettante in Promozione, fa il preparatore atletico e match analyst.

4 Commenti

4 Commenti

  1. Faithful Own Spirit

    05/01/2019 at 23:55

    Anche sprocati, Bagadur e altri. Non scrivete cose insensate per paura di essere “daspati”. È vergognoso quest’immobilismo sul mercato

    • Alfonso Maria Avagliano

      06/01/2019 at 10:55

      Evidentemente non siamo bravi a farci capire negli articoli che scriviamo, oppure deve leggere con più attenzione, onde evitare di estrapolare messaggi strani. Nulla di “insensato”, né paure. Abbiamo analizzato esclusivamente i primi acquisti di gennaio in ordine cronologico per ogni sessione invernale. I due calciatori da lei citati non c’entrano perché, benchè rinforzi di gennaio, non sono stati i primi in ordine di tempo nella rispettiva annata.

  2. Faithful Own Spirit

    06/01/2019 at 15:50

    E a che serve un’analisi di questo tipo? È solo il caso, e tanti altri fattori contingenti, a determinare se il primo acquisto sarà utile o no. Perché, piuttosto, non scrivere un bel articolo tattico in cui parlate di quali caselle dovrebbe essere colmate, o comunque articoli realmente utili e interessanti. Perché più in là del vostro articolo, c’è soltanto l’oroscopo. Non è giornalismo sportivo questo…

    • Alfonso Maria Avagliano

      08/01/2019 at 13:06

      Di articoli “realmente utili e interessanti” e su “quali caselle dovrebbero essere colmate” ce ne sono in abbondanza. Ad essi abbiniamo qualche curiosità di tanto in tanto. Se non le piacciono, pazienza.

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