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Doppio ex Pirri a Radio Alfa: “Sarò allo Zini, occhio a Paulinho. Com’è cambiato il calcio dagli anni ’90…”

La partita del cuore di Alessio Pirri. Dici Cremonese-Salernitana e non puoi non pensare all’ex trequartista granata: 75 partite ufficiali e 9 gol col cavalluccio tra il 1995 e il 1997, proveniva dai grigiorossi con cui – giovanissimo – si era imposto all’attenzione nazionale come uno dei maggiori talenti del calcio nostrano segnando anche tre gol in massima serie, “Il calcio è cambiato tanto. Sono passati tanti anni, quando giocavo io era molto più improntato su lacune cose mentre adesso si è tornati al fattore fantasia e giocatori di qualità tecnica che allora venivano penalizzati per privilegiare un sistema di gioco più votato all’equilibrio della squadra – ha raccontato Pirri ieri sera in diretta su Radio Alfa -Il bello è che in Italia questi tipi di giocatori scarseggiano, mentre allora ne eravamo tanti: come me, anche Morfeo, Locatelli e Totti, ad esempio. Tutti della stessa generazione. Ci adattammo a situazioni di un calcio cambiato, dopo l’avvento di Sacchi con il 4-4-2 classico, tanto che Baggio doveva fare per forza la punta o stare fuori, Signori l’esterno, eccetera. Questi giocatori venivano penalizzati. Oggi si cerca una squadra più votata all’attacco ma fatichiamo nel produrre questi tipi di giocatori, si va all’estero a comprarli: tolto Insigne, non abbiamo elementi con certe caratteristiche, l’ultimo è stato Cassano che però non è riuscito a prendere in mano la Nazionale”. Amare considerazioni per Pirri, cremonese doc, che sabato sarà allo Zini: “Al 90% sì, mi sono fatto conservare i biglietti. Sono nato e cresciuto in grigiorosso, dove ho iniziato tra i professionisti, mentre alla Salernitana ho fatto la prima esperienza fuori di casa. Ho ricordi straordinari. sono legato a entrambe le piazze che meriterebbero categorie superiori”.

Mandorlini e Colantuono, una sfida interessante in panchina. “Sono due ottimi tecnici, pronti eventualmente anche per un salto di categoria. Mettono il proprio credo nella squadra e trasmettono la cattiveria agonistica e la mentalità giusta per affrontare il campionato di Serie B in cui c’è bisogno di tutti, di una rosa ampia: loro sono bravi a gestire anche questo – prosegue Pirri – Gli obiettivi di Cremonese e Salernitana? Siamo ancora all’inizio, è ancora tutto da definire bene. Sulla carta possono fare un campionato di un certo livello. La Cremonese è squadra compatta, con Paulinho davanti ha qualcosa in più perchè si tratta di è giocatore straordinario per la categoria. Pure la Salernitana è da vertice sulla carta ma devo vederla ancora giocare”.

Inevitabile un salto nel passato e a quella stagione 1995/96 conclusasi col beffardo quinto posto: “Facemmo molto bene, fu un campionato straordinario ma sbagliammo la partita decisiva di Cesena, dove perdemmo: con quei tre punti avremmo potuto ambire davvero alla Serie A: arrivò il Perugia al posto nostro con qualche partita che andò a vincere non senza polemiche. Arrivammo quinti ma recriminare su quell’anno lì è difficile, ci provammo con ogni forza. Purtroppo si fece male Pisano a inizio campionato, subentrò Ferrante. Forse mancò qualche ricambio per dare un po’ di respiro, purtroppo andò così”.

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