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Consiglio Federale e riforme, Lotito sempre protagonista: coordinerà uno dei tavoli di lavoro?

“Occorre dare risposte ai milioni di tifosi italiani coinvolti in questa situazione. Bisogna evitare che al danno si aggiunga la beffa, è arrivato il momento di giocare a calcio”. Con queste parole Gabriele Gravina, presidente federale neoeletto, cerca di stroncare sul nascere ogni ulteriore tentativo di cambiare le carte in tavola in seno agli organici dei campionati di Serie B e Lega Pro. Con la nuova carica, l’ex numero uno della LegaPro si pone in posizione attendista e nel frattempo garantista: il 15 novembre c’è il Consiglio di Stato che entrerà nel merito dopo i provvedimenti cautelari. Dovesse confermarsi in favore della Lega B, tutto filerebbe liscio così com’è. Viceversa, sarebbe comunque molto difficile ripristinare il format a 22. Dunque, “l’auspicio che tutti i club tornino presto in campo” si verificherà nel prossimo weekend, Entella e Viterbese comprese che – per motivi diversi – hanno finora disputato pochissimi incontri ufficiali e tante amichevoli. Insomma, in teoria la complicata faccenda non è stata ancora archiviata. In pratica, sì.

“Dobbiamo essere realisti, non possiamo continuare a essere testardi a prescindere. La parola definitiva la daremo quando il Consiglio di Stato discuterà nel merito. Si deve tutelare il valore della competizione sportiva, perché il 15 novembre saranno state già disputate 13 giornate del campionato di B. Il consiglio quindi rispetterà il valore della competizione particolarmente avanzata rispetto a qualche settimana fa”, aggiunge poi il massimo esponente della Figc prima di entrare nel merito delle riforme, in cui ci sarà lo zampino anche di Claudio Lotito. “Ci ispiriamo ad un percorso di riforma e rilancio del calcio italiano e profonderemo tutto il nostro impegno per raggiungere i primi risultati entro pochissime settimane. Il primo tema che sarà affrontato è quello delle licenze nazionali. Entro il 31 dicembre, sei mesi prima dell’ipotetica scadenza storica, si fisseranno le regole per potersi iscrivere ai campionati. Saranno norme chiare che eviteranno tutte quelle zone grigie che negli ultimi mesi hanno creato tensioni”, le parole ancora di Gravina che ha proposto l’istituzione di sei tavoli di lavoro con oggetto i temi che la Federcalcio ritiene meritevoli di riforme. I tavoli saranno composti da autorevoli esperti delle materie di riferimento e i singoli coordinatori si confronteranno sotto l’egida del presidente federale in una sorta di comitato di presidenza. I temi? Governance (controlli e statuto), giustizia sportiva, riforma dei campionati, impiantistica, marketing (sviluppo economico e commerciale) e Club Italia. L’Imperatore Claudio ha già prenotato uno dei posti disponibili come coordinatore e, dopo aver incassato la legittimità a sedersi in Consiglio Federale, è pronto a iniziare una nuova stagione biennale ai vertici del movimento pallonaro nostrano.

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