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Colantuono soddisfatto: “Buon punto su campo tosto. Jallow? Mi sono arrabbiato, passi la palla!”

CREMONA (CR). Sofferenza, catenaccio ma alla fine sospiro di sollievo. La Salernitana era arrivata allo Zini di Cremona con l’obiettivo di prendersi almeno un punto, alla fine lo 0-0 sa tanto di traguardo raggiunto. Partita vissuta con tanto nervosismo da Stefano Colantuono, che ha visto la sua squadra difendersi bene ma uscire male palla al piede. Nel primo tempo ha sgridato più volte Di Tacchio e Casasola, nel secondo tempo è apparso come un leone in gabbia. Alla fine lo 0-0 lascia contento il tecnico di Anzio che torna a Salerno con un punto ma soprattutto senza subire gol: “Siamo contenti per il risultato perché ottenuto contro una squadra che non aveva mai perso, siamo stati molto compatti, lo avevamo già fatto col Verona e nelle altre partite ad eccezione di quella col Benevento – il commento a caldo del tecnico granata – Sono molto contento, arriva un punto molto importante su un campo difficile, ora arriva la sosta e ci prepariamo per la prossima in casa. Il pareggio è giusto, loro hanno avuto occasioni importanti ma anche noi con Castiglia dove Radunovic è stato insuperabile. Abbiamo sprecato troppe ripartenze, dovevamo gestire meglio il possesso palla. Oggi si sono affrontate due squadre equilibrate, che si sono fronteggiate a viso aperto nonostante il primo freddo invernale. Ma comunque mi sono arrabbiato”

Soprattutto nei confronti del direttore di gara e di Lamin Jallow, troppo egoista in alcuni momenti chiave del match: “Non voglio parlare dell’arbitro, non mi soffermerò neanche sugli ultimi episodi. Perdere sarebbe stata una beffa clamorosa, c’era un rigore a trenta secondi dalla fine. Inutile commentare quello che è successo nel finale, ho provato ad allontanare i miei ragazzi che avevano accerchiato l’arbitro e a farne le spese è stato Schiavi. Ho parlato con Jallow all’intervallo, mi sono fatto capire perché deve giocare con i compagni. Noi siamo una squadra, se vuole giocare da solo va a giocare a tennis. Quando parte è straripante, l’ho voluto e ho massacrato Lotito in estate per farmelo portare perché quando salta l’uomo è imprendibile. Però il pallone si passa, spreca troppe energie e diventa più prevedibile. Deve essere più intelligente, nel secondo tempo infatti ha fatto meglio”.

10 punti prima della seconda sosta, un bottino discreto che diventa ottimo se si analizza il calendario della Salernitana: “Il calendario non è stato per nulla agevole, abbiamo già incontrato Palermo, Benevento, Verona a cui vanno aggiunte Cremonese e Lecce. Abbiamo raccolto dieci punti e di questo sono molto contento. Durante la sosta lavoreremo su diversi aspetti, ci sono stati già dei segnali di crescita ma arrivare a questa pausa con dieci punti in classifica fa piacere. A Benevento si poteva anche perdere ma mi è dispiaciuto il fatto di aver staccato la spina nel finale. Dal ritiro stiamo lavorando con un certo tipo di mentalità che si è vista oggi, col Verona ed anche con l’Ascoli. Questa squadra sta dando segnali di crescita, dobbiamo ancora aspettare qualche giocatore in ritardo ma lavoro con un gruppo di ragazzi favolosi, voglio farli sentire tutti protagonisti. Sono molto fiducioso. La sosta sarà utile per Di Gennaro, è tranquillo e non vogliamo caricarlo di responsabilità. Per noi è un calciatore importante, una risorsa in un contesto di calciatori tutti dediti alla causa. Ho una rosa di 25-26 giocatori, tutti devono essere nelle condizioni di sentirsi importanti”.

Ultima battuta sulle scelte di formazione: “Volevo far riposare Djuric da qualche settimana, sta lavorando da giugno col Bristol e ho voluto premiare Vuletich che era entrato bene con il Verona. Odjer in campo per lo stesso minuto, l’ho tolto perché era stato ammonito. L’ingresso di Akpa è stato importante”. 

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