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Serie B

Caso Okereke, punti dello Spezia al sicuro ma restano dubbi sul tesseramento dell’attaccante

Dovrebbe terminare con un nulla di fatto, o quasi, la vicenda Okereke per lo Spezia. Livorno prima e Benevento poi hanno presentato ricorso al Giudice Sportivo portando al congelamento dei risultati (i liguri hanno battuto entrambe) per lo schieramento da parte di Pasquale Marino di David Okereke, talentuoso attaccante nigeriano il cui tesseramento non sarebbe stato del tutto regolare. Come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport però i due ricorsi starebbero per essere respinti. In tal senso decisive le informazioni fornite dall’Ufficio tesseramenti della Figc alla Procura Federale.

L’utilizzo del classe ’97 sarebbe da considerarsi regolare in virtù del visto di esecutività che la Lega B ha concesso al giocatore. Anche Edoardo Chiacchio, specialista in diritto sportivo, ai microfoni di Radio Alfa ha espresso ottimismo in merito: “Penso che si stia correndo troppo: sanzioni, penalizzazioni, procedimenti al momento lasciano il tempo che trovano. Sono situazioni che non si profilano. Di concreto c’è solamente che vi sono i due ricorsi e che la Procura Federale sia stata chiamata per effettuare accertamenti. Se tutto fosse così semplice, il ricorso del Livorno sarebbe stato accolto, con la perdita a tavolino della partita: tutto ciò non è successo. Il Giudice Sportivo, organo di primo grado, ha girato alla Procura i documenti sollecitando la stessa ad una celere risposta”. Tutto verte sul primo tesseramento del giocatore: “Questo risulta dal ricorso del Livorno. Tempistica? Siamo tutti in attesa, ritengo che nell’arco di quindici giorni la Procura depositerà la relazione con l’indagine espletata. Dopodiché sarà compito del Giudice decidere”.

Ad ogni modo sui movimenti del club di patron Volpi la Procura Federale tiene gli occhi aperti dato che sul tavolo di Pecoraro c’è la vicenda relativa alla presunta violazione delle norme sul tesseramento sportivo. Indagine partita prima dei ricorsi avanzati da Livorno e Benevento scaturita dall’inchiesta penale della Procura della Repubblica di La Spezia, per cui il gip ha già disposto l’interdizione dalle loro attività del presidente Stefano Chisoli e dell’a.d. Luigi Micheli, e in cui risultano indagati anche il patron Gabriele Volpi, il manager Gianpiero Fiorani e il consigliere Maurizio Felugo. Per i magistrati di La Spezia, Volpi ed i suoi collaboratori avrebbero violato le norme sull’immigrazione clandestina e sul tesseramento sportivo mettendo in piedi un sistema di reclutamento di giovani calciatori provenienti dalla Nigeria facendoli transitare per l’Abuja Football Academy e facendoli arrivare in Italia ancora minorenni con lo status di “dilettanti extracomunitari mai tesserati per una federazione straniera”.

 

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