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Bonatti a RB 24 presenta Marchesi: “Grande tecnica e personalità, può fare anche il regista”

Andrea Bonatti, ex collaboratore di Menichini a Salerno e fresco reduce dall’avventura alla guida della Primavera della Lazio, conosce benissimo Federico Marchesi, centrocampista scuola biancoceleste che ieri s’è unito al ritiro della Salernitana a Rivisondoli. Mister Colantuono valuterà se le sue doti sono adatte al campionato di Serie B: “È un ragazzo che fa delle doti tecniche le sue peculiarità principali – spiega Bonatti a Radio Bussola 24 – Ha un’ottima tecnica nello stretto e di calcio lungo, una buona struttura fisica, insomma è un giovane interessante che senza troppe aspettative s’è ritagliato il suo spazio e si è fatto notare dalla Salernitana”.

Inoltre costituirebbe un ottimo tappabuchi per la mediana granata, essendo in grado di giocare in tutte le posizioni del centrocampo: “Per la tecnica di cui dispone può giocare in tutte le posizioni del centrocampo. Ha capacità d’inserimento, può giocare mediano perché è in grado di dirigere il gioco. Con le sue qualità può disimpegnarsi anche sulla trequarti”.

Bonatti raccomanda il giovane cresciuto nel Milan anche a chi è scettico sull’ennesimo innesto proveniente dalle giovanili laziali: “Io più che fare classificazioni in base alla società di provenienza farei una valutazione del giocatore, per capire se può inserirsi in un contesto come sappiamo non facile. Ci sono delle pressioni particolari a Salerno, ma è necessario per un giovane provare per vedere dove può arrivare. Sono convinto che per lui sia la scelta giusta anche sotto questo aspetto, potrebbe essere la giusta conclusione del percorso fatto nelle giovanili”.

Tra gli ultimi a percorrere quest’asse Alessandro Rossi e Marius Adamonis, che appunto non hanno avuto molte chance per mettersi in mostra con la maglia granata, ma l’ex allenatore della Primavera laziale crede che meriterebbero un’altra possibilità: “Penso che nel sistema del calcio il passaggio dalla Primavera alla prima squadra, ad ogni livello, sia una fase molto delicata, in questo senso vedo l’introduzione delle squadre B una cosa positiva, che può permettere ai giovani di crescere meglio per essere più pronti ad esprimersi nel mondo dei più grandi. Perciò penso che Rossi e Adamonis abbiano avuto qualche difficoltà, ma entrambi hanno fatto un buon campionato, che può essere una base di partenza per costruire una buona carriera perché si tratta di ragazzi che hanno qualità, parzialmente espresse. Sono convinto che maturando in un contesto adatto possano esprimerle appieno”.

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