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Bailamme CAF-TAR, Salernitana (ancora) sospesa. Quali scenari per il club granata?

La parola fine non può essere ancora messa. Questo è stato l’esito della lunga giornata romana, un esito traducibile in: la Salernitana non è ancora salva. Due i teatri delle vicende: Tar del Lazio e Corte d’Appello Federale. Andando con ordine, dinanzi al primo organo oggetto della discussione il ricorso del Foggia contro la decisione del Consiglio direttivo della Lega B sulla sospensione dei playout. I satanelli, assistiti dal professor Catricalà, hanno tirato in causa anche Lega B e Salernitana, tutelata dall’avvocato Gentile. Presenti al procedimento anche il Comune di Foggia e il Comune di Salerno, quest’ultimo rappresentato dall’avvocato Alessandra Barone. Alle ore 14.25 è arrivato il decreto del Tar che individua disparità di trattamento per quanto riguarda la decisione sulla mancata disputa dei playout da parte del Consiglio Direttivo di Lega, rinviando la decisione all’11 giugno in camera di consiglio. Al termine i due avvocati (Barone e Gentile) hanno dispensato fiducia, ma anche aperto alla possibilità di disputare i playout. 

Alle 16.37 esatte la palla è passata alla Corte d’Appello Federale, chiamata a sentenziare sulla retrocessione in C del Palermo stabilita dal TFN. Nessun esito, se non quello del rinvio dell’udienza al 29 maggio. Il destino dei rosanero e quello della Salernitana sembrano legati a doppio filo, come sottolineato anche dall’avvocato Gentile. In caso di maxi penalizzazione del Palermo a questo punto il giudizio del Tar e quello del Coni diverrebbero inutili e servirebbe la quarta retrocessa, tradotto: il playout tra Venezia e Salernitana diverrebbe realtà. In questo caso l’ippocampo sarebbe pronto a dare battaglia. Resta il nodo sull’interpretazione del regolamento da parte del Tar “per stabilire se la retrocessione all’ultimo posto è scorrimento della graduatoria e quindi scorrimento di carattere sportivo oppure se invece è soltanto disciplinare perchè il punteggio del Palermo è rimasto sempre lo stesso” come evidenziato all’avvocato Gentile. La chiusura arriva alle 19.10 con la sospensione della propria delibera sull’annullamento dei playout da parte del Consiglio Direttivo della Lega B, aspettando la decisione della Camera di Consiglio dell’11 giugno.

In questa situazione il Palermo si guarda intorno come dichiarato dall’avvocato dei rosanero Di Ciommo: “Il ribaltone è molto difficile, malgrado oggettivamente noi crediamo di avere fondate ragioni, però sapete tutti che la situazione è molto complessa. Noi siamo fiduciosi e ottimisti, stiamo lavorando. In pochi giorni abbiamo prodotto centinaia di carte di memorie difensive, centinaia di allegati, abbiamo lavorato strenuamente. Il collegio difensivo è molto compatto e molto convinto della possibilità di riuscita, ma oggettivamente tutti sappiamo che è in salita”. Poco fa poi è arrivato il comunicato ufficiale della società rosanero: “L’U.S. Citta’ di Palermo, prendendo atto dell’odierna astensione comunicata in udienza dal Presidente della Corte Federale di Appello in ragione delle notizie di stampa apparse oggi su presunte indagini a suo carico, si rammarica che ancora una volta non sia riuscita ad ottenere tempestivamente risposta alle proprie istanze, per motivi estranei al procedimento in cui si trova coinvolta. La decisione del Presidente, espressamente motivata ai sensi dell’art. 51 cpc ultimo comma (sussistenza di gravi ragioni di convenienza), aggrava ulteriormente la posizione della Società, che si trova a subire un ulteriore ritardo nella definizione della vicenda. All’udienza fissata per il prossimo 29 maggio la Società, con i propri avvocati, ribadirà con forza le proprie ragioni, per fare valere i diritti del club e della Città, convinta di poter ribaltare l’ingiusta sentenza del Tribunale Federale Nazionale”.

Quali scenari per il club granata? Partiamo dall’udienza fissata per il 29 maggio nella Corte d’Appello Federale della Figc: il Palermo spera di ribaltare quanto deliberato dal TFN dieci giorni fa, ossia non più la retrocessione all’ultimo posto del torneo cadetto bensì una corposa penalizzazione che, dunque, salvaguarderebbe il mantenimento della categoria. In questo caso le retrocesse dalla B alla C sarebbero tre e non più quattro: la Lega B, tuttavia, ne deve indicare quattro. Dunque con Carpi, Padova e Foggia in terza serie, l’ultimo posto se lo contendono quartultima e quintultima in classifica, ossia Salernitana e Venezia. Il decreto del Tar emesso stamani e con udienza collegiale fissata l’11 giugno, dunque, sarebbe pressoché inutile perché, al di là della pronuncia nel merito dello stesso, i playout si devono obbligatoriamente svolgere per decretare l’ultima compagine retrocessa in C. Ciò, però, potrebbe non accadere in maniera istantanea in quanto sia granata che arancioneroverdi sono pronti ad impugnare l’eventuale sentenza in quanto parte interessate.

Dovesse essere confermata, invece, la sentenza di primo grado del TFN, con il Palermo sbattuto all’ultimo posto della classifica, ecco che il decreto del Tar ha una sua forte valenza. Il Tribunale Amministrativo Regionale deve entrare nel merito e confermare, per certi versi, quanto scritto nella decisione cautelare a firma della presidente Germana Panzironi: qualora confermasse quanto deliberato dal consiglio direttivo della Lega B, Salernitana e Venezia sarebbero salve, con Foggia, Padova, Carpi e Palermo in C; qualora si verificasse, invece, l’esatto opposto, e quindi confermata l’effettiva disparità tra Perugia (ha avuto accesso ai playoff) e Foggia (retrocessa come quarta) i playout sarebbero inevitabili con pugliesi (quartultimi) e campani (quintultimi) principali antagonisti. Anche in questo caso, però, l’Ippocampo, con l’aiuto dell’avvocato Gentile, presenterà ricorso nelle sedi opportune e l’allungamento dei tempi può essere un valido aiutante per i granata. Avanza, dunque, l’ipotesi di una B a 22 squadre, con Salernitana regolarmente salva ed eventualmente Foggia e Palermo ai blocchi di partenza della nuova stagione cadetta.

Una cosa è certa, in questo bailamme di carte bollate: sarà un’estate calda e, non solo, per le condizioni meteorologiche.

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